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Prevenire l'Alzheimer, la tecnologia smart in soccorso della medicina

Neurologia Redazione DottNet | 16/01/2018 17:46

Occhiali con accelerometro e con i giochi di memoria, Torino capofila

La diagnosi precoce dell'Alzheimer, malattia di cui soffrono 1,3 milioni di italiani, fatta con occhiali avveniristici o con il semplice smartphone. L'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino è capofila del Progetto internazionale My-AHA. Seicento i pazienti reclutati nel mondo, 80 dei quali a Torino, su cui dalle prossime settimane si valuterà il rischio Alzheimer, nonché il decadimento cognitivo, psicologico, fisico e sociale, mediante moderni e rivoluzionari device. Obiettivo quello di intervenire prima che compaiano i sintomi della malattia.

I pazienti indosseranno occhiali giapponesi in grado di registrare i movimenti del corpo e del capo, valutando, grazie a un giroscopio e un accelerometro, l'equilibrio del soggetto nello spazio. Altri sensori sulle stanghette registreranno anche i movimenti oculari, che si modificano con l'età e con la patologia. La qualità del sonno verrà invece monitorata grazie all'applicazioni di bande speciali sul materasso. Gli smartphone di uso quotidiano saranno muniti di giochi per testare lo stato della memoria, dell'orientamento e la capacità di risolvere problemi più o meno complessi. Lo smartphone raccoglierà i dati di tutta la strumentazione e li invierà ad un sistema in grado di riconoscere eventuali peggioramenti nel tempo.

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Delle nuove indagini diagnostiche, delle terapie mediche attuali e futuribili, di sostenibilità economica del sistema, ma anche di comunità a dimensione di paziente affetto da demenza, le cosiddette 'comunità-città Alzheimer friendly', si parlerà in un convegno giovedì 18 gennaio, nell'Aula Magna dell'ospedale Molinette organizzato dalla dottoressa Maria Claudia Vigliani, neurologa del Dipartimento di Neuroscienze della Città della Salute di Torino. Il Dipartimento di Neuroscienze della Città della Salute e dell'Università di Torino prende parte al progetto in qualità di capofila del Progetto, coordinato dal professor Alessandro Vercelli, che riunisce numerosi Istituti di ricerca ed aziende di Information e Communication Technology, tra cui l'Istituto Boella di Torino, sia europei sia extraeuropei, giapponesi, australiani e coreani.

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